Usare la permacultura

Il progetto ha come finalità la creazione di un ecosistema in un ettaro o più di terreno partendo dalle basi della permacultura di Mollison e delle tecniche di Fukuoka, la prima vera Foresta Commestibile d’ Italia.

Pioniere di questa iniziativa in Europa fu Robert Hart, che creò la prima foresta commestibile in permacultura presso Wenlock Edge, Shropshire, Inghilterra, a lui si deve infatti la divisione a strati che caratterizza questa tecnica di sfruttare tridimensionalmente il suolo per massimizzare il raccolto e aumentare la materia verde :

(a partire dall’alto)

 

1 strato di copertura composto dalle chiome degli alberi da frutto

2 strato di bassi alberi da frutta o da noci

3 strato di cespugli da frutta come ribes o lamponi

4 strato di verdure ed erbe perenni

5 strato di copertura del terreno con piante commestibili o utili

6 strato sotterraneo dove si trovano radici e tuberi

7 strato verticale di viti o piante scalatori.

 

Per creare la foresta commestibile si utilizza un tipo di agricoltura senza pesticidi, insetticidi e fertilizzanti di alcun tipo, consociando le piante in maniera sinergica. Significa basarsi principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri "essudati radicali", ossia sia la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi. Al contempo è possibile attraverso essi lasciare”spazio alla vita piuttosto che toglierla”: se noi prendiamo animali diversi tra loro come la lucertola, il pollo e la gallina, l’oca, la coccinella, notiamo nonostante la loro differenza una cosa in comune: l’essere “beneficial predator” ossia predatori di afidi. La loro presenza è in realtà molto utile per tutti gli agricoltori perchè con i loro scarti cresce l’umidità e la fertilità nel suolo e mangiano naturalmente quello che può danneggiare le piante.

Cosa rende però particolare la permacultura è lo scambio e il ritorno di energie che si riassume in una chiusura a cerchio: con questa espressione intendiamo la creazione di compost e come conseguenza l’acquisizione di terra fertile adatta alla produzione di “nuove” piante e altro nutrimento naturale per la foresta. Questo passaggio illustra l’esemplificazione del procedimento:

Il bilanciamento si ottiene attraverso un procedimento chimico che è basato sulla proporzione 1:2 di Azoto e Carbonio, Acqua e Ossigeno. Il materiale verde della foresta può essere indicato come N, le foglie secche con C, i nostri scarti alimentari e il letame con N, la segatura e la paglia secca con C, e così via. Questa conoscenza basilare facilita il ritrovamento di materiale per il compost all’interno della foresta senza affidarsi a soluzioni esterne generando nell’arco di un anno nuova terra, per sempre rendendo il processo economico e locale.

 

Praticità dellutilizzo

 

Il compost prodotto attraverso il procedimento sopra citato verrà utilizzato per la piantumazione di nuovi alberi da frutto o per nutrire la verdura che crescerà sia essa selvatica sia che si sviluppi nel “Bed”: questa espressione indica il Permaculture Bed, un design di piante consocianti piantate su dossi di terra detti anche bancali, il design dei dossi si può fare in molti modi e la permacultura punta alla facilità di raccolta per l’agricoltore, ad esempio un bancale alto per agevolare la raccolta 

 

Questi possono ospitare piante perenni o annuali, le cui verdure si ritrovano molto spesso nella cucina del nostro paese. Tra queste possiamo annoverare Asparagi,  Carciofi, zucchine gialle verdi, zucche, ma anche squash (appartenente alla famiglia della zucca), mais, cavoli, cavolfiori, broccoli, radicchio pomodoro cipolle aglio melanzane fagioli di soia , fagiolini, fagioli rossi, ceci, carote patate spinaci , le more e i mirtilli, e altri rampicanti commestibili. Diversi semi possono essere scelti per essere consociati e piantati nello stesso bancale e assicurarsi una buona riuscita ad esempio con un design di Carciofi e Brassiche, magari con del dragoncello ai bordi, e un’altro bancale di pomodori asparagi prezzemolo e basilico, contornato da aglio e cipolle.

L’obiettivo è quello di sfruttare ogni spazio possibile e inutilizzato per la produzione di verdura, frutta e piante commestibili, strategicamente posizionati per massimizzare il risultato finale e aiutare le piante stesse grazie  agli essudati radicali e all’utilizzo di tecniche naturali utilizzate per rinvigorire il terreno e l’interazione tra insetti e piante, raggiungendo il livello di Ecosistema che si mantiene nel tempo senza l’intervento umano. In questo modo è possibile creare una Foresta Commestibile nell’arco di 10 anni.  Ecco altri esempi di design di orti in permacultura :

  

 

Messa in pratica del progetto e benefici


L’agricoltore adoperando questo metodo ha un approccio meno invasivo nei confronti della natura; questo significa in termini pratici ottimizzazione della produzione di cibo biologico. Oltre a ciò, tramite la policoltura è possibile ottenere una dieta più varia basata principalmente sui prodotti della terra stagionali. Uno dei principi più importanti di una dieta sana ed equilibrata è la varietà. Consumare verdure di stagione ci aiuta a rispettare questo principio.

Se, infatti, ci nutrissimo sempre di ciò che la natura ci offre in una determinata stagione, seguiremmo un’alimentazione più sana e più varia; non mangeremmo le stesse verdure tutto l’anno e impareremmo a cambiare e a seguire ritmi più naturali e biologici. Nel mercato inoltre, impiegano molto poco ad arrivare sulle nostre tavole e mantengono, quindi, un contenuto più elevato di vitamine rispetto alle verdure che, fuori stagione, devono fare molta strada prima di raggiungerci. Il contenuto di vitamine, infatti, non rimane sempre invariato e si riduce con il tempo; quindi più lontani siamo dalla raccolta, meno vitamine conterranno la verdure. 

Questa pratica consente lapprovvigionamento di prodotti rigorosamente bio e quindi senza prodotti chimici e unaltro vantaggio è quello di essere a chilometro zero. Conseguentemente il loro surplus può essere donato alle persone che sono senza proventi. Anche nel suo libro La rivoluzione del filo di paglia , Fukuoka ribadisce limportanza dellagricoltura naturale e quanto sia importante per luomo, riportandolo a una condizione di collaborazione con la natura invece che di competitività, di creazione invece che di distruzione. Il Non-Tilling Farming è appunto il metodo di agricoltura che non ara il terreno, una tecnica che accelera il processo di rinvigorizzazione del terreno imitando la foresta, ovvero la copertura del terreno che vedremo più avanti. Personalmente ho già sperimentato la magia di questa tecnica con mais,zucca e fagioli, con le Patate, con la Melissa, Borragine, Pomodori, Menta, Lattuga, Carote ed ho avuto successo, senza usare fertilizzanti o pesticidi di alcun tipo.


Il lavoro iniziale prevede:

 

Uso delle leguminose per scompattare il suolo e fornire nutrimento alle piante vicine.

La loro relazione con i batteri nella rizosfera permette di fissare l’azoto che c’è nell’aria nel terreno, praticamente dei fertilizzanti naturali. 

La semina della Moringa come albero pioniere. La scelta di questo albero è dovuta sia alle sue caratteristiche favorevoli per l’insediamento umano sia per le sue componenti di concime naturale con la tecnica Chop and Drop (taglia e lascia sul terreno). 

La costruzione dei Bed e bancali e la semina consociando le verdure perenni e annuali

La semina dei campi di verdure perenni e annuali

La semina di verdura sui bed e selvatica, con piante medicinali 

La semina di Alberi da Frutto e da Noce


La vegetazione infestante verrà tagliata, e al suo posto verrà piantata una specie commestibile, come la fragolina di bosco, fiori che repellono le pesti, oppure che attraggono le pesti senza farle andare sulla verdura, e piante medicinali come la melissa e la consolida maggiore, borragine e prezzemolo.



Mulching ( copertura del terreno ) :


La tecnica di copertura del terreno è stata ampiamente dimostrata da Fukuoka in quella che sembra sia stata la prima foresta commestibile del Giappone negli anni 40-50. Nelle foreste normalmente le foglie costituiscono “il manto” del terreno quando si posano sul suolo questo perché proprio come gli animali ogni albero vuole acquistare più terreno e prevalere sulle piante più basse eliminando completamente la luce. Facendo ciò mantengono il suolo umido e di conseguenza creano humus tramite la materia organica che va deteriorandosi. Fukuoka mostra come questo metodo che lui effettua con la paglia, gli garantisce raccolti a talvolta superiori a quelli dei suoi vicini agricoltori che usavano sostanze chimiche. Con la paglia si fornisce una “coperta” alla terra, si ritorna materia organica, possiamo dire che tutto ciò costituisce un’incubatrice naturale per il seme che può germinare e competere con meno radici e con lo strato di umidità e temperatura costante riuscirà a crescere più rapidamente verso la luce, la vera fonte del cibo di tutte le piante. Con questo procedimento ha dimostrato non solo il collegamento tra piante e suolo ma anche la collaborazione a livello microscopico che avviene al suo interno. Attraverso questo modo di coltivare viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di auto-fertilità del suolo e facendo dell'agricoltura un'attività umana sostenibile. 



La Moringa, la Quinoa, lAmaranto: i loro molteplici usi


Le foglie della Moringa possono essere mangiate, pestate, filtrate e mischiate con la lisciva e lavanda per creare sapone. I suoi semi si possono bollire e mangiare come fagioli e da secchi forniscono anche l’olio da cucina. La loro produzione vi è più o meno ogni sei mesi in forma di baccelli; l’aspetto è quello di una leguminosa la cui lunghezza è maggiore rispetto a quella dei piselli.  Le semenze aumentano con il trascorre del tempo. Con un frantoio a mano a freddo ( Hand Crank ), si può produrre olio di semi di girasole, di moringa, di olive utile per cucinare e per la produzione casalinga. 

Altro cereale fondamentale per questo progetto di sostenibilità  è la Quinoa, per il suo alto contenuto proteico, “la madre di tutti i semi” secondo gli Aztechi e i Maya. Nel suo guscio è contenuta anche una quantità di saponina utile per lavare la pelle o i vestiti. Accanto ad essa verrà contemporaneamente coltivato l’Amaranto, cereale simile alla quinoa ma senza saponina e con foglia commestibile. Visto che la raccolta di questi chicchi è copiosa, può creare occasione di lavoro nella comunità, di incontro per lo svolgimento di attività sane.




Le piante medicinali e lHugelkultur


Tra le piante medicinali troviamo: santoreggia, basilico, prezzemolo,maggiorana, alfalfa, issopo, tagete, more, trifoglio bianco, salvia, melissa, consolida maggiore. Anche queste faranno parte del design della foresta.

Mediante l’Hugelkultur , ovvero la tecnica che sfrutta la proprietà di rami, tronchi e pezzi di legna di essere cisterne d’acqua naturali, il che per le piante risulta molto vantaggioso in una situazione naturale, in cui nessuno si occupa di loro.  


Questa tecnica è molto utilizzata in permacultura ed è uno dei molti metodi naturali che si usano per coltivare, questo consente una manutenzione meno frequente da parte dell’uomo per non disturbare quei processi microbiologici che avvengono tra radici e funghi mycorriza (avviene nell’80% delle specie terrestri). Lasciare il suolo intatto è benefico per la flora e la fauna di quel terreno e quindi di tutte le piante che vi crescono. Gli alberi da frutto e da noce rappresentano l’immagine forte di questo bene immenso e di questa dimostrazione di abbondanza da parte della natura. La loro longevità 400 anni consente una grande produzione di frutti.

I legni morti, verranno utilizzati per la coltivazione di funghi medicinali e saprofagi come lo Shii-Take, Funghi Ostrica, Coda di Tacchino, mentre vicino a querce e morniga, verrà prodotto il fungo porcino, noto fungo nostrano amato anche da Cesare, un fungo simbionte, proprio come il Tartufo.

La produzione di funghi potrà incrementare nuovi posti di lavoro e al diventerà cibo per i cittadini poveri.

 

Il ruolo degli animali

 

L’importanza degli animali non è da sottovalutare: essi fanno parte del design e modellano il suolo lavorandolo per l’agricoltore e per la semina. Sfruttando ad esempio alcuni comportamenti dei polli come ad esempio il razzolare o grattare delle zampe sulla superficie del suolo si prepara di fatto il terreno alla semina; questo procedimento è ampiamente usato e illustrato nei manuali di Permacultura di Mollison. Introducendo i lombrichi dall’inizio possiamo massimizzare la creazione di humus fertile e di ripresa del terreno in modo naturale e più veloce. Le coccinelle sono Beneficial Predator e consumano afidi, così come le lucertole, i polli, le oche. L’ecosistema naturale alla base di questo sistema dove “il predatore mangia la preda” è legato a una parte della propria realtà e quindi della propria natura, dell’ambiente dove cresce. Nel suo manuale Mollison descrive il problema delle lumache nell’orto non come un problema di lumache ma lo adduce ad una carenza di oche, naturalmente ghiotte di lumache.

In questo progetto teniamo conto di tutte le specie viventi dai funghi agli animali per creare equilibrio e stabilità in un ecosistema dove l’uomo agisce con consapevolezza e calibrata conoscenza con il fine di preservare il nuovo equilibrio stabilitosi tra piante e animali.

 

 

 

 

Utilizzazione del progetto

 

Questo progetto si rivolge alle scuole, ai giovani, alle nuove generazioni, agli adulti. In particolare le scuole saranno invitate a visitare e a imparare quanto succede nella foresta e quanto accade nella natura. Come abbiamo visto il suo fine è quello di valorizzare il territorio Italiano per avere una conoscenza maggiore rispetto ad altri paesi dell’ ambiente che ci circonda, e per sfruttare intelligentemente le nostre risorse. I bambini e gli adolescenti saranno invitati a partecipare ai corsi di arte e musica, corsi gratuiti di inglese che verranno offerti dalla nostra associazione. Agli adulti verrà invece offerta la possibilità di a corsi workshop su compostaggio e riciclaggio e agricoltura per avere una maggiore consapevolezza del territorio che li circonda. 

 

 

 

Un sistema di coltivazione acquaponica è un sistema dove crescono pesci e piante (verdura), e sono collegati con tubi che trasportano acqua, le piante depurano l’acqua dai nitrati e l’acqua pulita rientra in circolo per i pesci, dove espelleranno nitrati e così via. La spinta può essere data da una semplice pompa per acquari, o una pompa a energia solare piccola. Per questo sistema serve argilla espansa per le piante, dei contenitori abbastanza grandi, sementi, e pesci di acqua dolce. L’argilla espansa dove vengono coltivate le verdure contiene particolari batteri che insieme alle piante assorbono i nitrati a livello di nutrimento e l’acqua pulita viene trasportata di nuovo nella vasca dei pesci. 

 


Per chiudere ancora una volta il cerchio un mangime nutriente ed economico è la lenticchia d’acqua, un alga che può essere coltivata in una bacinella d’acqua e raccolta giornalmente per l’integrazione della dieta di pesci, anche polli, oche, dato il suo nome inglese “duck weed”. 

L’alga si riproduce molto velocemente e per sempre, fin quando ci sarà sole durante il giorno e  acqua nella bacinella. 

 

Il progetto si propone come soluzione ai diversi problemi che affliggono il nostro ecosistema. Questi sono legati all’inquinamento, all’esaurimento del petrolio, all’eccesso di additivi chimici che deprivano il suolo delle sostanze nutritive e rovinano i campi. Il nostro intento è quello di creare una soluzione alternativa che non danneggia, non inquina ma rispetta la natura e crea un ambiente sano per la comunità, stabile e abbondante per le generazioni a venire e da cui possono attingere un’esempio positivo. Questo aumenterebbe la materia verde, assorbirebbe più inquinamento, respireremmo meglio e preverrebbe allagamenti nelle città affollate di parcheggi.

Moltissime persone nel Nostro paese già usano la permacultura, ci suono scuole, centri, corsi, fattorie didattiche, agriturismi che portano avanti gli stessi principi esposti in questo progetto, creare una foresta commestibile vuol dire solo ampliare i concetti della permacultura e applicarli a un’area più estesa, includendo alberi da frutto e da noce nel design.